In occasione del Salone del Mobile 2019 presso lo showroom Poltrona Frau di Milano è stata realizzata da Michele De Lucchi l’installazione Connecting Experiences nell’ambito del suo ampio progetto Eart Stations. Le Eart Stations sono luoghi immaginari, futuristici che offrono condizioni ambientali, fisiche e psicologiche idonee per implementare e ottimizzare la qualità della vita dell’uomo sulla terra. Si tratta di musei, gallerie, uffici, teatri, caffetterie, palestre, mercati, parchi indoor, nodi infrastrutturali, negozi, laboratori dove tutto accade in un susseguirsi continuo di persone e attività disparate. Sono spazi d’aggregazione dove incontrarsi per stare insieme e per stare da soli, dove condividere gesti e pensieri. Nel dettaglio si è parlato di Moat Station, l’evoluzione degli odierni studi televisivi; Mountain Station, un nuovo concetto di conference room; Floating Souk Station, il mercato delle idee e della creatività; Crown Station, la biblioteca del futuro; City Station, nuovi spazi di lavoro co-working e workshop; Cloud Station, innovativa fucina d’arte. In queste circostanze, secondo De Lucchi, si sviluppano le idee, quelle idee sorprendenti e innovative che potrebbero dar forma al nostro futuro su questo pianeta, già irrimediabilmente saccheggiato e devastato. L’installazione, molto astratta e concettuale, avvolge il visitatore per offrirgli un’esperienza sensoriale a tutto tondo, tra frange lignee che rivestono interamente le pareti, luci soffuse e musica elettronica (selezionata appositamente da Rolling Stone Italia). Suggestiva, intellettuale, anche se forse manca quello scintillio e quell’effetto wow che nella mole di malie del Fuorisalone ti toglie il fiato e ti lascia il segno.
Tutte le foto dezeen.com