Chi di noi non ha mai visto un cucù? Nella casa di una nonna, in un cartone animato. E’ l’orologio per antonomasia con tre principali caratteristiche: il tetto a falda, il quadrante, un uccellino che esce dalla finestra.
Guidato dall’architetto Oki Sato, il gruppo di lavoro che si riunisce sotto il nome Nendo, attivo dal 2002 nei capi dell’architettura d’interni, dell’arredo e della grafica ha progettato tre varianti insolite del tradizionale orologio a cucù, tutte rivisiazioni moderne del tradizionale modello, che ha le sue origini affondate nella Foresta Nera in Germania.
La collezione è stata realizzata per il marchio giapponese Lemnos;
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La prima versione dell’ orologio a cucù raddoppia per diventare una coppia di fermalibri. Dividendo la faccia del quadrante in due parti, l’utente può appoggiare una pila di libri all’interno dell’orologio.
Secondo Nendo, “questa fusione si presenta in modo naturale poiché l’orologio e i libri coesistono armoniosamente sullo scaffale”.
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La seconda versione del design bavarese vede Nendo sfidare il normale orientamento del cuculo; l’utente è invitato a ignorare la convenzione posizionando l’orologio a testa in giù, inclinandolo in modo che poggi su un lato del suo tetto.
L’orologio è in grado di mantenere naturalmente il suo equilibrio mentre i componenti interni più pesanti sono stati posizionati in modo asimmetrico su un lato.
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Il terzo modello presenta una grande ammaccatura sul fianco, progettata per sembrare come se l’orologio tradizionale fosse stato ricavato dal blocco quadrato. L’uccello del cuculo sbircia da un piccolo foro sul lato dell’orologio.
Nendo che ha già lavorato con la misurazione del tempo ha precedentemente ha creato una serie di quattro clessidre dalla forma non convenzionale scolpite da blocchi di acrilico trasparente, un orologio a cucù che diventa un orologio da polso e tanti altri prodotti progettati per “cambiare la percezione del flusso del tempo“.