James-Simon-Galerie

E’ stata inaugurata lo scorso 13 luglio dalla cancelliera Angela Merkel la James-Simon-Galerie, opera dell’architetto britannico David Chipperfield, una galleria che dà l’ingresso, con la Promenade archeologica, all’intero sistema museale completando l’ensemble tra il canale Kupfergraben e il Neues Museum a Berlino.

L’edificio, di chiaro riferimento neoclassico, è il sesto dell’Isola dei Musei (Museuminsel), il forum culturale nel centro di Berlino che riunisce l’Altes Museum, il Neues Museum,  il Pergamonmuseum, la Alte Nationalgalerie e il Bode-Museum, sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1999.

«Una nuova struttura in sintonia con il suo contesto storico, come parte dei cinque edifici che formano il “museo universale della storia umana”» ha dichiarato all’apertura la cancelliera, che ha sottolineato l’importanza dei musei come luogo di educazione e scambio, dove passato e futuro possono riunirsi:«Attraverso le loro mostre, i musei possono mostrare quello che ci unisce, più che quello che ci divide».

«La nostra sfida era creare qualcosa che fosse coerente con il contesto storico ma anche con il nostro tempo, in questa posizione incredibilmente delicata», ha dichiarato David Chipperfield, attualmente impegnato nel rinnovamento della Neue Nationalgalerie di Mies van Der Rohe.

Le sottili colonne bianche e i tre ordini di ampi gradini incastonati tra il basamento allungato e il colonnato inferiore, conducono i visitatori all’ingresso al livello superiore dove, attraverso un ampio foyer, si raggiungeranno una caffetteria, le biglietterie, il centro informazioni e l’accesso diretto al piano espositivo principale del Pergamon da dove partiranno il percorso delle architetture antiche e la promenade archeologica (i cui lavori finiranno nel 20125-26).

Da qui si potrà inoltre godere della vista sul canale Kupfergraben, possibile grazia lla grande terrazza che percorre tutta la lunghezza dell’edifico.

Il piano mezzanino sotto l’atrio di ingresso ospita infine lo shop del museo, un guardaroba e altri servizi, oltre a spazi espositivi temporanei e un auditorium da 300 posti.

Come da abitudine della firma britannica, grande attenzione è stata riservata ai materiali. La facciata della James-Simon-Galerie è stata realizzata con un aggregato di pietre naturali che si fonde con la ricca tavolozza del calcare e dell’arenaria tipici dell’isola, mentre all’interno le superfici in cemento resinato dominano gli spazi:  «La qualità e l’immediatezza dei materiali utilizzati è strettamente legata all’identità architettonica della James-Simon-Galerie», spiega Urs Vogt, socio e Project Architect dello studio Chipperfield. «Tutti gli elementi in cemento a vista fanno parte della struttura portante vera e propria; non esiste uno strato secondario che forma spazi e volumi. Il calcestruzzo, quando viene gettato in-situ, racconta il suo processo di produzione in loco come nessun altro materiale».

James Simon Galerie – Museuminsel, Eiserne Brücke, Berlin; David Chipperfield.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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