Chi non ama Vitra alzi la mano!
Io sono la fortunata proprietaria delle sedie Belville e di una Toolbox per il mio angolo studio, non ché di una lunga lunghissima lista dei desideri che continuo ad aggiornare.
Il design del marchio svizzero è, secondo il mio parere, iconico e senza tempo.
Il mio soggiorno – work in progress-
Per deformazione professionale e un po’ di autolesionismo (ma quanto mi piace fare colazione guardando cose che sogno di potermi permettere di comprare?) proprio stamattina mi sono trovata a guardare la loro collezione autunno 2020 in cui hanno introdotto alcuni nuovi prodotti attraverso quattro ambienti interni creati pensando a una serie di personaggi immaginari, con design di Edward Barber e Jay Osgerby, Ronan ed Erwan Bouroullec, Antonio Citterio, Konstantin Grcic, Jasper Morrison e Jean Prouve, insieme a edizioni speciali di disegni Vitra.
Box 3 e Box 2 – foto Vitra
Il primo spazio abitativo, il Box 1, creato dal designer F. Taylor Colantonio per uno storico dell’arte eccentrico – Signor X – di Roma. L’interno si è evoluto nel tempo, con i segni delle generazioni che vi hanno abitato. L’ambiente ha pavimenti in piastrelle del XIX secolo, marmi antichi e sontuosi tendaggi che creano un ricco collage di colori e materiali. Il designer ha previsto nel suo ambiente immaginifico un divano ad angolo Mariposa e una nuova edizione del Chaise Tout Bois, l’unica sedia disegnata da Jean Prouve interamente in legno.
Box 1 – Foto Vitra
Le pareti in damasco floreale di seta del XVIII secolo e un pavimento rivestito con pannelli di tatami creano un’interessante contrasto con la nuova sedia Moca di Jasper Morris, sobria e funzionale. Troverai anche i Vase Decoupage di Ronan ed Erwan Bouroullec,presentati al Salone del Mobile 2019; vasi di ceramica cilindrici con innesti di forme e barre che ne fanno delle sculture astratt dai colori pastello a effetto acquerello.

Si cambia completamente rotta con il box 3, immaginato dallo studio di architettura Gonzalez Haase AAS come se il suo interno fosse vissuto da un paio di umani di età incerta e relazioni indefinite e come se la struttura fosse mobilee in una posizione urbana. Tutti gli elementi sono intercambiabili in termini di posizione e funzione.
All’interno è presentata la nuova chaise longue Citizien di Konstantin Grcic, con design in acciaio tubolare di epoca modernista e un cenno alla cultura della Silicon Valley.

Mobili essenziali e senza tempo e attenzione ai dettagli ci segnalano quanto questa famiglia immaginaria apprezzi gli oggetti di alta qualità. Qui si trova l’iconico LCW (Lounge Choir Wood) di Charles e Ray Eames, dal loro periodo di sperimentazione con complesse tecniche di stampaggio del compensato.
