Snelli, scintillanti, slanciati. I grattacieli in vetro della Grande Mela da oltre un secolo hanno affascinato e ispirato intere generazioni per il loro aspetto e status symbol di icone della modernità. Strutture in acciaio ed involucri in vetro hanno conferito ai grattacieli quell’immagine illusoria di leggerezza e trasparenza tanto apprezzata e ricercata. Qualità apparenti poiché non possono definirsi diversamente una leggerezza che pesa milioni di tonnellate di CO2 e una trasparenza che riduce quella dell’atmosfera, rinforzando l’effetto serra e nascondono alla vista l’enorme peso di macchine, tubi e canali impiantistici necessari per mantenere all’interno condizioni ambientali decenti, senza i quali queste eleganti strutture vetrate si trasformerebbero in serre umanamente insopportabili.
Via archdaily.com
Per il loro essere poco sostenibili lo scorso 22 aprile il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha annunciato che emanerà un’ordinanza per vietare la nuova costruzione di grattacieli in vetro, trasformando New York in una green city. Questo piano, chiamato Green New Deal, ha l’obiettivo difatti di ridurre del 30% le emissioni di gas serra della metropoli entro il 2030, adeguando così la città agli standard emersi dagli accordi sul clima di Parigi, proprio quelli a cui Donald Trump si oppone deliberatamente e con tanta veemenza. Questo piano includerà anche provvedimenti per alimentare le attività cittadine con fonti di energia pulita, il riciclaggio obbligatorio di sostanze organiche e la graduale eliminazione in città di packaging di prodotti alimentari in plastica monouso e di carne lavorata. A inquinare di più non sono le automobili, ma gli edifici, sostiene De Blasio, in quanto i grattacieli in vetro disperdono troppa energia nel loro intero ciclo di vita. Le nuove costruzioni dovranno dotarsi di tetti-giardino, verde verticale, pannelli solari e mini turbine eoliche per poter essere energicamente autosufficienti. Nel disegno di legge sono previsti anche piani per chiudere le 24 centrali a gas e a petrolio di New York e convertire completamente la Grande Mela alle energie rinnovabili. Gli edifici esistenti di oltre 25 mila piedi quadrati (circa 2300 metri quadri) dovranno ridurre le emissioni di carbonio del 40% entro il 2030, e dell’80% entro il 2050, in quanto sono responsabili di ben metà delle emissioni inquinanti, seppur rappresentino circa il 2% del totale del patrimonio costruito.
Nonostante le accuse di temperamento reazionario e anti-progressista, con il rischio di riportare la città all’età della pietra (di nome e di fatto) riuscirà De Blasio nella sua virtuosa missione? Ma soprattutto, come cambierà il modo di costruire e il look di New York City?
To be continued…
In copertina Sean Pavone Photo – Getty Images