Luoghi silenziosi, santuari del sapere per eccellenza, sospesi tra realtà ed immaginazione. Oggi le biblioteche non sono più concepite come luoghi austeri e compassati, bensì come ambienti di scambio e comunicazione, di ritrovo e divertimento. In questo aiutano le location che le accolgono, talvolta tanto suggestive da valere di per sé una visita, perché in grado di far volare la mente senza neanche bisogno di aprire un libro. Tra le più belle biblioteche al mondo, avveniristiche e visionarie, te ne presentiamo tre, diverse tra loro ma accomunate da un dettaglio non indifferente. Tutte e tre difatti utilizzano come espedienti architettonici prevalenti la luce e la trasparenza dei materiali, come metafora della ragione, del libero pensiero e della cultura che illuminano il buio dell’ignoranza, del razzismo e dell’intolleranza. Temi caldi e mai così attuali.
Biblioteca di Tianjin Binhai, MVRDV, Cina
Foto via mvrdv.nl
Firmato da MVRDV in collaborazione con TUPDI (Tianjin Urban Planning and Design Institute), la biblioteca di Tianjin Binhai completa un vasto centro culturale urbano, composta da un auditorium sferico luminoso e librerie a cascata. Oltre a fungere da polo educativo si configura come spazio sociale e di connessione, in un abbraccio tra media e conoscenza. Le scaffalature curve e a gradoni, non sono soltanto elementi d’arredo, ma operano anche come scale per accedere ai piani superiori e come posti per sedere, discutere, incontrarsi e camminare. Esse contengono libri e fanno da persiane, permettendo alla luce di penetrare con discrezione attraverso le grandi facciate completamente in vetro, nel pieno rispetto dei volumi esposti e facendo comunicare interno ed esterno. Davvero spettacolare.
Seattle Central Library, OMA, Usa
Foto di Gili Merin
Dalla massa frastagliata e lucente come un minerale, la biblioteca municipale di Seattle progettata da OMA offre ai visitatori la possibilità di leggere e studiare e al contempo di guardare lo skyline della città. Con i suoi undici piani e un milione e mezzo di libri, ridefinisce le relazioni tra spazio pubblico e informazione in un edificio scultoreo ma sorprendentemente semplice. Difatti ha un’organizzazione molto razionale, pur regalando un’atmosfera surreale e onirica attraverso giochi di luce ed essenze arbore, talvolta vere e talvolta finte, come nei giganteschi fiori ed erbe serigrafati sulla moquette.
Stuttgart City Library, Yi Architects, Germania
Foto di Juergen Pollak
A metà tra una navicella spaziale e un disegno di Escher, la biblioteca di Stoccarda è un total white a pianta quadrata che si erge per un’altezza di cinque piani. Progettata dall’architetto sudcoreano Yi Architects e inaugurata nel 2011, deve la sua geometria al cenotafio di Newton di Étienne-Louis Boullée. Si tratta difatti di una struttura semplice che cattura l’occhio e che potrebbe essere ripetuta all’infinito, proprio come la biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges. Oltre ai libri e alle sale lettura vi è anche la stanza della tranquillità, totalmente vuota dove riflettere e meditare in pace.
E tu dove andresti a studiare?
In copertina la biblioteca di Tianjin Binhai via mvrdv.nl