Pyramide

Il 29 marzo scorso la Pyramide ha compiuto 30 anni. Progettata da Ieoh Ming Pei per l’ingresso del Louvre di Parigi ed inaugurata dal presidente francese François Mitterrand, la piramide in vetro ha fin da subito smosso grandi critiche e acceso forti dibatti. Un appello all’insurrezione, un corpo estraneo che mostra disprezzo per la storia. L’idea di Pei invece era quella di interagire con il cielo e l’ambiente circostante attraverso un sapiente uso del vetro, in modo che le viste del cortile non venissero distorte. Difatti la piramide si compone di 70 vetri triangolari e 603 a forma di diamante, è alta 22 metri, costruita su una base di 35 metri e sostenuta da una struttura in acciaio e alluminio da 200 tonnellate, circondata da bacini d’acqua e affiancata da tre piramidi più piccole. Un progetto audace, che ha sfidato l’opinione pubblica e che è stato capace di innescare una rinascita dell’architettura museale a livello mondiale. L’attuale direttore del Louvre, Jean-Luc Martinez, ritiene che l’architettura di Pei sia stata la chiave della crescita e del successo del museo nel mondo, diventando un’icona della città di Parigi, un simbolo fortemente riconoscibile. Più o meno ciò che è accaduto con la Tour Eiffel o il Centre Pompidou: architetture ribelli, inizialmente disprezzate ma poi diventate anch’esse iconiche ed identitarie.
(A proposito del Centre Pompidou e del suo quarantesimo compleanno, ve ne aveva parlato qui).

Foto di Oliver Ouadah

Foto di Oliver Ouadah

In occasione di questo trentesimo compleanno l’artista francese Jean René ha realizzato un’installazione che cela alla vista la piramide di vetro. Questa difatti viene avvolta da un collage fotografico raffigurante la facciata storica del Musée du Louvre e per effetto di un colossale trompe l’oeil si crea l’illusione di una piramide più grande che emerge dalle rocce, come scoperta di uno scavo archeologico. L’installazione, osservata da una particolare angolazione, da quindi l’impressione che la piramide sia stata inghiottita dal museo originario. La cosa più importante è dove metto le mie foto e il significato che assumono a seconda del posto scelto, spiega l’artista Jean René; la piramide mi ha sempre ispirato, mi affascina il modo in cui mescola l’antico e il moderno. Questa volta, il tema è mettere a confronto il moderno con l’archeologia.
L’installazione JR au Louvre ricoprirà l’iconica piramide fino al 27 giugno. Da non perdere.

Via icondesign.it