Qualche tempo fa ti avevo parlato di un’ indagine fenomenologica dell’abitare volta a capire come le persone si sentono, come si comportano, ciò con cui quotidianamente si scontrano dentro le mura domestiche, nell’obiettivo di migliorare la qualità della propria vita. Più che mai questi temi si fanno caldi in periodo di quarantena, in quanto la nostra casa è diventata momentaneamente il nostro universo. La nostra dimora si articola in particolare attorno a quattro dimensioni, quali lo spazio (la propria casa), il luogo (il quartiere in cui è sita la propria casa), le cose (gli oggetti che si possiedono) e le relazioni (le persone con cui si convive).
Parliamo dello spazio. Questo non si limita esclusivamente ad un’area fisica, ma è a tutti gli effetti un’esperienza sensoriale. I nostri sensi difatti influenzano il nostro modo di sentirci a casa ben più di quanto ne siamo consapevoli e con il mutare delle nostre condizioni di vita, possiamo sfruttarli al meglio per soddisfare le nostre esigenze domestiche.
Vista – luce naturale e illuminazione artificiale
La luce è un elemento essenziale per la nostra salute e comfort domestico. Case mal esposte e con poca luce diurna risultano essere malsane tanto quanto case troppo colpite da fonti d’inquinamento luminoso esterno, talvolta difficile da escludere. Piccoli cambiamenti nelle condizioni di luce quindi possono fare una grande differenza per il nostro benessere e per le nostre capacità intellettuali. Luci fredde per esempio sono migliori per l’apprendimento, mentre le luci calde sono ottime per il relax. Pertanto per ricaricarci e stare bene è opportuno ripensare alle fonti di luce naturale e agli impianti d’illuminazione artificiale, ricercando il giusto equilibrio tra di essi e alternando alla luce del giorno l’oscurità.
Olfatto – profumi e odori
L’olfatto è il senso con la più potente influenza sulla memoria, l’umore e l’emozione. I profumi e gli odori quando associati alla nostra casa difatti creano in noi una sensazione di sicurezza e di intimità e quando li riconosciamo proviamo immediatamente calma e senso di appartenenza. La crostata appena sfornata, il caffè che gorgoglia, la candeggina sulle piastrelle del bagno, la canfora negli armadi. Gli odori domestici riportano all’infanzia, ai ricordi e a quei valori ancestrali che inconsciamente fanno parte di noi e non se ne andranno mai.
Udito – suoni e rumori
Clacson, sirene, traffico, vociare di persone lungo la strada. Tanti sono i rumori della città che non possiamo fermare e che a volte ci assordano. Così come fastidiosi sono i rumori domestici dell’aspirapolvere, della lavatrice in centrifuga, dello scroscio incessante dell’acqua nel lavello. Però in casa ci sono anche suoni piacevoli, come il rumore bianco a frequenza continua emesso da purificatori d’aria, lancette dell’orologio e la ventola del frigorifero. Poi c’è la musica che ci fa sentire a casa e ognuno di noi la usa a suo modo per distendersi, rilassarsi, ricaricarsi o concentrarsi. Anche i suoni hanno un forte potere evocativo. E quando quello scricchiolio e quel ronzio della lavastoviglie ci riportano a particolari momenti della nostra vita ci accorgiamo che non sono poi così male.
Tatto – il linguaggio tattile degli oggetti
Una carezza, un abbraccio affettuoso o anche una stretta di mano rilasciano ossitocina, la responsabile dei sentimenti di gioia e felicità. Ma quanto bene comprendiamo la dimensione tattile delle superfici, dei mobili e degli oggetti nelle nostre case?
Gli effetti emotivi del tatto non derivano difatti solo dal contatto umano. Il modo in cui un oggetto appare e si sente acquista un particolare significato emotivo. Le superfici grezze per esempio riconducono a situazioni più difficili, mentre il legno liscio o materiali morbidi hanno un effetto più piacevole, così come anche il semplice atto di sedersi su una sedia rigida o imbottita ha su di noi una determinata ripercussione. Il peso, la struttura e la durezza di un oggetto possono influenzare i nostri giudizi e le nostre decisioni a livello subconscio. Quindi non c’è dubbio che il tatto può condizionare le nostre emozioni, i nostri stati d’animo e persino il nostro comportamento a casa. Forse se diventassimo più consapevoli delle sensazioni che si nascondono negli oggetti che ci circondano, potremmo ricavarne maggior comfort e beneficio e sentirci meglio a casa.
Gusto – il senso di casa dimenticato
Se i nostri sensi influenzano il nostro sentirsi a casa, come si inserisce il gusto in questo quadro? Possiamo davvero creare una sensazione di casa attraverso il gusto? Anche il gusto fa riaffiorare i ricordi e le esperienze passate e ricrea l’intimità, la familiarità e l’appartenenza. A volte basta solo mettersi ai fornelli per ritrovare l’idea di casa, soprattutto se scegliamo quelle ricette conosciute, ereditate dalle mamme o dalle nonne, che ci danno soddisfazione. Tuttavia il tempo e lo spazio necessari per le esperienze di gusto in casa sono sempre più ridotti, così come il numero di persone che mangiano insieme. Sostenendo ritmi più frenetici e vivendo in ambienti più piccoli, che posto ha oggi il cibo nella nostra vita a casa?
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