Da spazio open space ad ambiente living space, la cucina è stata negli anni oggetto di cambiamento dell’assetto domestico, riflettendo man mano le evoluzioni sociali e l’avvento di nuove esigenze. Trasformazioni già in atto, ma notevolmente accelerate con il sopraggiungersi della pandemia di Covid-19 e i conseguenti lockdown, che hanno delineato le caratteristiche della futura casa che verrà. Nonostante tutto, la cucina rimane sempre il centro della nostra vita domestica e pertanto è costante oggetto di studio da parte di architetti ed interior designer. Alcuni le prediligono essenziali, luminose, bianche e leggere; altri le preferiscono più rustiche, piene di oggetti e suppellettili a vista; altri ancora hanno un debole per cucine dall’estetica più ibrida ed eclettica.
Qual è invece la tua cucina ideale?
La cucina Minimal
Foto di Nikolas Koenig
Una cucina minimal si caratterizza per linee sobrie, geometrie semplici e lineari ed eliminazione del superfluo. Si prediligono piani di lavoro continui, basi e pensili con ante prive di maniglia, ma con gole o sistemi push pull che ne garantiscono l’apertura. Gli elettrodomestici sono per lo più ad incasso, piani di cottura ad induzione e cappe a scomparsa totale, in quanto visivamente meno impattanti. Colore preferito? Naturalmente il bianco.
La cucina Mix&Match
Foto di Miguel Flores-Vianna
Una cucina in stile Mix&match si esprime attraverso wallpaper estrosi, piastrelle colorate, cementine, para schizzi, cuscini e tovaglie vivaci e briose. Se la cucina per antonomasia è il luogo della creatività, dove sperimentare nuove ricette e mescolare tra loro gli ingredienti più disparati, questo vale anche per l’home decor e i dettagli d’interior. Tuttavia per non esagerare suggerisco di mantenere un colore base predominante, magari come sfondo delle pareti o tinta dei moduli e pensili, sul quale giocare con contrasti e assonanze. Assicurato l’effetto wow!
La cucina Eclettica
Foto di Thomas Loof
La cucina eclettica accosta tra loro linguaggi e modelli lontani, facendo coesistere oggetti, complementi ed arredi tra loro distanti sia geograficamente che temporalmente, ricreando un effetto teatrale e di grande sorpresa. E’ la scelta di selezionare elementi di più epoche e più stili fondendoli in un’unica armonia d’insieme, per una resa assolutamente molto personale. Piastrelle della metropolitana, accostate a lampadari minimali e sgabelli rosso corallo: chi l’avrebbe detto che il risultato sarebbe stato così glamour?!
La cucina Rustica
Foto di Miguel Flores-Vianna
In una cucina rustica si prediligono materiali naturali, come legno e pietra ed elementi della tradizione. Madie e credenze dal sapore d’antan ridipinte, cucine imponenti e free standing, come La Cornue, tavoli massicci e sedie in legno e paglia intrecciata del XIX secolo. Utensili da cucina volutamente a vista e decorazioni un po’ country.
La cucina Raw
Foto di Jason Schmidt
La cucina raw è caratterizzata per la sua natura grezza, cruda ed industriale. Si riconosce dalle pareti con l’intonaco scrostato, mattoni a vista, cemento corrotto, pavimenti in legno o in resine cementizie, arredi e dettagli in legno grezzo, ferro brunito, corten… insomma tutto ciò che è manifestazione dell’imperfetto. Elettrodomestici in acciaio, arredi old fashioned, oggetti dans leur jus volutamente non restaurati. Perché in fondo la bellezza è soprattutto imperfezione.
La cucina Arte Povera
Foto di Robert Rieger
Una cucina in stile arte povera è realizzata artigianalmente e riesce a riscaldare l’ambiente regalando un senso di accoglienza e semplicità. Non possono mancare elementi in legno, per lo più massello di ciliegio, faggio o castagno, cucine in muratura, piani di lavoro in pietra o in marmo Paperino, tessuti grezzi e dettagli vintage, come delle coloratissime piastrelle portoghesi.
In copertina The Cobble Hill home – Foto di Gieves Anderson